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Perché la trasparenza è competitività


Il concetto di trasparenza è ormai molto affermato presso Organizzazioni con scopi pubblici e privati, non solo a causa degli obblighi normativi che la impongono,  ma anche grazie al fatto che, negli anni, l’affermarsi del concetto presso l’opinione pubblica ha fatto in modo che alla trasparenza venisse riconosciuto uno status di bisogno ineludibile e diritto irrinunciabile del cittadino e del consumatore.

La trasparenza ha un valore riconosciuto dal mercato che va al di là dell’essere riconosciuti Organizzazione compliant agli obblighi normativi. La trasparenza è un’opportunità di migliorare il rapporto con i portatori di interessi e i clienti basando la comunicazione su aspetti valoriali e giustificando i livelli di performance e, per questo, è un driver di maggiore competitività la cui importanza è riconosciuta trasversalmente rispetto ai settori di mercato.

Non siamo di fronte, quindi, ad un concetto sopravvalutato: è davvero necessaria alle imprese in quanto porta ritorno in reputation, trust e, se realizzarla e portarla nei processi produttivi concretamente comporta spesso dei costi e degli investimenti,  d’altro canto permette all’Organizzazione di mantenere il controllo su alcune dimensioni e dinamiche (non solo) della comunicazione che, se sfuggissero dal controllo,  potrebbero renderla vulnerabile.

Nel tempo, tanti prodotti e servizi sono stati creati per favorire la trasparenza:

  • in generale, in tutti i settori pubblici e privati dove l’avvento del digital ha posto nuove questioni rispetto all’accessibilità e ripubblicazione di dati, alla gestione dei dati sensibili,
  • in tutti i settori dove la trasparenza dei processi può generare competitività, efficientamento della catena del valore, maggiori opportunità di export collegate alla maggiore compliance normativa, possibilità di negoziare premium prices con big players di settore presenti sulle filiere -Un esempio sono settori dove l’innovazione ha come scopo quella di mostrare i processi per far percepire un maggior valore del prodotto (si pensi ai vari ambito di utilizzo della tecnologia blockchain)
  • Nei settori dove la sicurezza e la riservatezza nel trattamento dei dati è un elemento di competitività e un valore aggiunto, ma dove il controllo è necessario
  • Dove le imprese abbiano come obbligo la rendicontazione finanziaria e non finanziaria e dove riconoscano nella comunicazione di responsabilità sociale una opportunità di crescita della propria reputazione, anche in assenza di vincoli regolamentari che la impongano
  • nel mondo del credito e della finanza tecnologica
  • dove si trattino temi pubblici fortemente sentiti come il prelievo fiscale e la ridistribuzione delle risorse, dove il consenso si gioca sulle variabili di un rapporto da sempre controverso controverso tra cittadini e amministrazione, contribuente ed erario
  • Dove è considerato un valore positivo la capacità di attivare processi decisionali partecipati o di renderli accessibili ( pensiamo alle piattaforme online che rendono aperti a tutti i processi di decision making  che incidono tanto sulla nostra quotidianità:  in questo caso la trasparenza è attivatore di democrazia, lasciando lo spazio al dibattito pubblico e all’iniziativa del cittadino, questa ultima elemento fondante della democrazia).
  • In tutti i settori dove il passaparola e la raccomandazione sono una chiave di successo (es. nel settore del turismo o della ristorazione dove la reputation e l’accessibilità a opinioni spontanee espresse da altri sono diventate di centrale importanza)
  • Al servizio di tutte quelle aziende che promuovono la mobilità lavorativa e la ricerca di talenti
  • Dove sono diventati imprescindibili censimenti e controlli ( es. alle attività specifiche legate alla rappresentanza di interessi e al lobbying).

In tutti questi casi la trasparenza ha creato spazi di competitività, oltre a forzare molte attività economiche ad un percorso di scelte più morali e ragionevoli: in moltissimi casi, tutto quello c’era di ingiustificabile in processi e decisioni, è stato semplicemente tagliato.

Ma la maggior trasparenza ha anche reso il mercato più difficile da affrontare per chi ha fatto fatica ad adeguarsi subito al trend e per chi ha fondato sulla segretezza dei propri processi (più o meno etici) il proprio posizionamento o il valore dell’offerta.

Ma quali sono i passaggi che può fare un’azienda oggi per essere più competitiva attraverso la trasparenza (indipendentemente da eventuali obblighi normativi)?

  1. Essere compliant alle normative ed essere più trasparente di quanto le sia imposto da regolamenti e dinamiche di mercato: essere i primi nel proprio settore a promuovere questo valore, anche in assenza di obblighi, puoò diventare un elemento di competitività.
  2. Pensare al bisogno di trasparenza quando approccia il design di prodotti  e servizi: prediligere processi che possano essere raccontati e il cui racconto possa costituire un patrimonio informativo di valore per il prodotto/servizio che accompagna.
  3. Essere trasparente nei fatti, non declamarlo e basta, ed educare i propri clienti a pretenderla da tutti gli altri attori di mercato, per differenziarsi e avvantaggiarsi nei confronti dei competitors.
  4. Farsi carico di aprire canali di comunicazione che permettano ai clienti di scambiarsi opinioni e promuovere lo scambio di punti di vista.
  5. Informare gli stakeholders interni ed esterni correttamente specialmente quando ci sono dei problemi o delle sfide da affrontare.
  6. Creare un racconto di impresa trasparente e vero, che non lasci spazio all’immaginazione e a congetture.
  7. Usarla per negoziare premium prices o per negoziare con i propri fornitori (ad esempio utilizzando la competitive intelligence).
  8. Pretenderla dal proprio team per capire come ottimizzare la gestione delle risorse interne ed essere lean.
  9. Chiedendo ai propri stakeholders di essere trasparenti, per ripararsi da crisi di comunicazione indirette e conseguenti danni reputazionali.
  10. Il bisogno di trasparenza è un bisogno che può generare idee per nuovi servizi e prodotti: cavalcare il trend è d’obbligo.
  11. Essere trasparenti es. sull’utilizzo dei dati anche per incoraggiare i clienti a far sapere qualcosa in più su di loro: serve a conoscere sempre meglio la propria audience.
  12. Essere trasparenti su temi dove si sia rilevato un rumor:  aiuta ad evitare il sedimentarsi di maldicenze e pregiudizio nei confronti dell’Organizzazione o dei suoi componenti presso i pubblici influenti.