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Il Fair Trade nella comunicazione d'azienda


Il fair trade, o commercio equo-solidale, mette al centro della relazione commerciale la dignità dell’uomo e il rispetto per l’ambiente.

L’obiettivo? Trasformare il commercio globale promuovendo condizioni di scambio più eque, in modo che tutti i produttori di materie prime possano vivere e lavorare in modo sicuro e sostenibile, realizzare le proprie potenzialità e decidere del proprio futuro. In una parola: empowerment.

Quindi un prodotto fair trade aiuta a garantire ai produttori una stabile e corretta retribuzione, favorendo lo sviluppo delle loro attività e permettendo loro di imboccare una strada per uscire dalla povertà.

Ecco che ritorniamo ai principali Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SGDs):

  • SDG 1 - Mai più povertà
  • SDG 2 - Fame Zero
  • SDG 5 - Parità di genere e autodeterminazione delle donne
  • SDG 8 - Lavoro dignitoso per tutti
  • SDG 10 - Riduzione delle disuguaglianze
  • SDG 12 - Produzione e consumo responsabili
  • SDG 13 - Combattere il cambiamento climatico

La sfida principale posta dal mercato etico? Attribuire potere ai produttori. Ciò significa però condividerlo con loro e quindi poter contare sulla partecipazione di imprese responsabili.

I temi caldi da comunicare nel Fair Trade?

  • Sicuramente la sostenibilità sociale, legata quindi ad un miglioramento della vita lavorativa delle persone, allontanandosi dai temi di sfruttamento della manodopera. Permette quindi anche di lottare contro al lavoro minorile e forzato, grazie al monitoraggio del lavoro e delle produzioni, di garantire condizioni di lavoro sicure e salubri.
  • Il commercio equo inoltre riconosce, promuove e protegge l’identità culturale e le competenze tradizionali dei piccoli produttori, valorizzando l’artigianato locale, i prodotti alimentari tipici ed altri servizi correlati. Si tratta di preservare un patrimonio culturale non tangibile.
  • L’empowerment femminile, tramite l’impegno per la non discriminazione, parità di genere, empowerment economico femminile e libertà di associazione. Come? Attraverso una politica chiara e un piano concreto.

In generale promuovere il Fair Trade significa sensibilizzare verso maggiore giustizia ed avere un forte storytelling, molto trasparente, legato alle storie delle persone che sono dietro al prodotto finale.

Per un’impresa è strategico quindi accogliere il Fair Trade nella CSR e affiancarsi a questi valori. Come può farlo? Tracciando in modo trasparente la propria catena del valore.

Sarà importante identificare:

  • possibili integrazioni di valore attraverso partnership e stakeholder da coinvolgere.
  • miglioramenti per le persone (ascoltando e valorizzando della forza lavoro in ogni step della catena di valore, capendo quali esigenze hanno e come aiutarla e rendendola ambassador nello storytelling).
  • miglioramenti per l’ambiente (redesign della catena del valore riducendo l’impatto ambientale, puntando su ecodesign e facendo impact assessment lungo tutta la catena).

I consumatori saranno curiosi di scoprire di più su cosa c’è dietro il prodotto/servizio finale ed apprezzeranno lo sforzo attuato dall’azienda.